domenica 28 novembre 2010

Dolce nei bicchieri...ligth

E' un bicchiere dolce, ma nello stesso tempo leggero...si mescola l'aspro della mela con lo yogurth ed il dolce del crumble...a me è piaciuto molto...più dei dolci dolci che spesso si fanno.
La ricetta viene dalla Cucina del corriere di dicembre.
Ingredienti per 2 bicchieri grandi o 4 piccoli (io non ho quelli piccoli, quindi di necessità virtù...): 3 mele, un vasetto di yogurth magro, 60 gr farina, 40 gr burro, 40 gr zucchero, 2 cucchiai miele acacia (io ho usato miele di castagno...cioè quello che forniva la mia dispensa!), 1 bacello di vaniglia, succo di 1/2 limone.
Per prima cosa si prepara il crumble impastando in una ciotola la farina, il burro a pezzetti e lo zucchero sino ad ottenere un composto a briciole, che si metterà in forno, steso su una teglietta, a 180° per 20 minuti (mettetelo bene steso, altrimenti tende ad attaccarsi e dopo si deve risbriciolare!).
Si amalgama quindi a bagnomaria il succo di limone ed il miele e lo si versa in una casseruola dove metterete anche le mele sbucciate e tagliate a dadini ed i semini del bacello di vaniglia: fate cuocere il tutto a fiamma bassa per 20 minuti, aggiungendo poca acqua se serve.
Una volta cotte le mele, le si frulla con il minipiner per ottenere una crema e si compongono i bicchierini: mettere per primo uno strato di crumble, poi la crema di mele, sopra questa lo yogurth e per finire altre briciole di crumble.
Delizioso...accompagnato con un bel vin santo...slurp!!!


sabato 27 novembre 2010

Cannelloni ricotta, spinaci e pinoli

Vado di fretta e posto questa teglia di cannelloni senza commenti: si commentano da soli :-)....
Ingredienti per 4/5 persone: 200 gr farina, 3 uova, 500 gr spinaci, 250 gr ricotta. 80 gr parmigiano, 30 gr formaggio brie, 30 gr pinoli tostati, 3 dl besciamella, burro, sale.
La ricetta segue quella pubblicata sulla Cucina del Corriere di novembre, ma ho aumentato la besciamela (era 1 dl), in modo da ricoprire il tutto ed ho omesso la salsa di pomodoro (ne prevedeva 2 dl).
Fate la sfoglia con farina e 2 uova, lasciatela riposare mezz'oretta, poi tiratela con la macchinetta e ricavatene dei rettangoli di cm 10x15, che lesserete in acqua bollente salata per 1/2 minuti e poi raffredderete in acqua e ghiaccio (come si fa in genere per le lasagne), mettendoli ad asciugare su un telo da cucina.
Pulite gli spinaci e cuoceteli coperti con poca acqua, salandoli leggermente, per circa 5 minuti, poi scolateli, strizzateli e tritateli.
Incorporate quindi gli spinaci alla ricotta, aggiungere 40 gr di parmigiano grattugiato, il brie fatto a pezzetti, i pinoli, l'uovo rimasto e salate.
Mettete quindi sopra ogni rettangolo di pasta una striscia di ripieno ed arrotolate formando il cannellone.
Ungete quindi con il burro una teglia, disponetevi i cannelloni uno accanto all'altro e ricopriteli con la besciamella, a cui avrete aggiunto il restante parmigiano, dopo averla leggermente scaldata.
Siete quindi pronte per mettere in forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti, sino a formare una bella crosticina dorata.
Eccovi il cannellone singolo
Boni boni! Buon appetito e buon fine settimana.


mercoledì 24 novembre 2010

Trofie con cavoletti di bruxelles e capesante...in attesa della luce

Ancora niente luce :-((((((((((...illuminiamoci d'immenso con  questa ricetta....va da sè che se lunedì sarò ancora al buio mi rifiuterò di restare in ufficio....
La ricetta viene da A Tavola di novembre, ho solo sostituito le trofie alle orecchiette
Ingredienti x 4 persone: 350 gr trofie, 8 capesante, 8 cavoletti di bruxelles, 1 spicchio di aglio, 1 filetto di acciuga, 1 peperoncino fresco (io avevo solo quello in polvere), olio evo , sale e pepe.
Tagliate le capesante (solo le noci, dice la ricetta, ma da me non si butta niente quindi ho messo anche i coralli) a fettine di circa 3 mm di spessore, salatele e pepatele e tenetele in frigorifero a marinare per circa 20 minuti.
Tagliate la base dei cavoletti per fare sì che si stacchino le foglie esterne che laverete ed asciugherete; tenetene abbastanza; con i restanti fate un contornino: io ho fatto così...poi posterò anche quello.
Scaldate un poco di olio e dorate le capesante da entrambi i lati; toglietele e rimettete nella stessa padella un altro poco di olio e le foglie dei cavoletti facendole saltare per qualche minuto a fuoco vivo (io le ho fatte intenerire un poco), poi toglietele.
A questo punto fate sciogliere nella padella l'acciuga, con il peperoncino a piacere e lo spicchio d'aglio intero  un pò schiacciato (la  ricetta diceva in camicia: io l'ho scamiciato perchè l'aglio mi piace e fa bene...); mettere anche le capesante e le foglie di broccoletti facendo insaporire per pochi minuti tutto il sugo insieme.
Fate cuocere la pasta e poi saltatela in padella con il sugo per pochi minuti.
Piattino gustoso.
Buonanotte dal topo d'ufficio....

lunedì 22 novembre 2010

Cheesecake al ciccolato e caffè

Buona serata e buon inizio settimana...sorvoliamo sul mio inizio, altrimenti rischio di essere banale e dire sempre le stesse cose...Vi dico solo che per giunta, da oggi, lavoro al buio, con una lampadina da tavolo (mia) perchè la lampada presente nel mio ufficio si è fulminata e, per sostituirla, devono venire da Torino o Milano...non so bene ma, secondo me, da TROPPO lontano per una semplice lampadina, alogena o no...
Quindi, in attesa che "FIAT LUX" di nuovo, consoliamoci con questa torta...
E' il mio primo cheesecake, se si eccettua la torta di robiola, fatta diverse volte e con grande successo, ma di cui non ho foto (non avevo ancora la mania foto/cibo), e, sì , è buono....ma...credevo di meglio....
La ricetta viene dal blog di Imma Dolci a go go , ma, onestamente non somiglia alla sua e non capisco molto perchè, dato che io ho variato praticamente solo la base....
La mia è risultata molto asciutta (tenuta troppo nel forno spento???) e si notano i pezzi di cioccolato all'interno (vedasi la fetta) e non sembra una cheeesecake...se faccio i paragoni con la torta di robiola...che, del resto, è l'unico cheesecake da me assaggiato e fatto...
Poi la ricopertura è seccata e non ha certo l'aspetto morbidoso di quella di Imma...
Va beh, comunque il sapore è buono, molto cioccolatoso e sicuramente piace a chi ama molto il cioccolato!
Ingredienti (tra parentesi le mie variazioni): per la base : 100 gr biscotti secchi (io ho usato savoiardi. - secchi-..non avevo i biscotti !!), 50 gr colomba (usato 4 biscotti caserecci morbidi), 100 gr burro; per la crema: 200 gr philadelphia (io usato quella allo yogurth), 200 gr ricotta, 3 uova, 100 gr zucchero di canna, 1 tazzina di caffè, 1 cucchiaino di bicarbonato, 1 cucchiaio di maizena, un pizzico di sale, 100 gr cioccolato fondente; per la glassa: 200 gr cioccolato fondente (io 150), 30 gr burro, 30 ml panna. Decorato con riccioli di cioccolato bianco e nero.
Si parte sciogliendo il burro, sbriciolando i biscotti e mescolando i due ingredienti, che verranno posizionati sul fondo della tortiera, ricoperto di carta forno, in modo da formare la base del dolce; poi in frigo a rassodare.
Mescolare con la frusta i formaggi, le uova, il caffè, la maizena setacciata con il bicarbonato, lo zucchero ed il cioccoltao tritato; si versa il tutto sulla base di biscotto e si cuoce in forno preriscaldato a 170° per 35/40 minuti.
A cottura ultimata si lascia raffreddare per circa mezz'ora nel forno spento e semiaperto, poi si toglie e quando è freddo si mette in frigorifero per 2-3 ore.
La grassa si prepara sciogliendo il cioccolato nel burro e nella panna, lo si lascia raffreddare e lo si versa sul dolce rimettendolo in frigorifero per altre due ore.
Questa è la fetta
Allora: secondo me è troppo cotta; buona, certo, ma troppo cotta....La glassa , poi, si è solidificata e tendeva a staccarsi un poco dalla torta.....ma cosa ho sbagliato?????
Qualcuna di voi sa darmi una risposta?
La prossima volta faccio una mousse, mi verrà morbidosa???
Notte!



sabato 20 novembre 2010

Crumble di mele

Ed ecco un'altra ricetta con le mele...la stagione invernale non ci regala i frutti succosi e freschi dell'estate ma le mele possono essere utilizzate in così tanti modi che non ci fanno rimpiangere la mancanza delle altre varietà.
Non avevo mai fatto un crumble: mi è piaciuto molto, e la ricetta non contine nemmeno tanto burro da essere iper calorica...
Ingredienti per 4 persone: 4 mele, 60 gr farina, 40 gr burro, 40 gr zucchero, 1 limone.
Il procedimento è semplicissimo: tagliate le mele a quadretti, dopo averle sbucciate, ed irroratele bene con il succo di limone.
Tagliate a dadini piccoli il burro freddoe lavoratelo con la farina e lo zucchero, sino ad ottenere un composto a briciole.
Mettele le mele in una pirofila da forno e cospargete sopra le briciole di burro; infornate in forno caldo a 180° per circa 30 minuti (il mio forno non è eccezionale e, per fare sopra la crosticina, ho dovuto lasciarle un altro poco sotto il grill).
Sicuramente da rifare.
Buon sabato a tutti!

venerdì 19 novembre 2010

Fettina di lonza alla senape di digione

Sarebbe da dire buonanotte e non buonasera, data l'ora, ma, del resto, questo è il tempo che mi ritrovo...
Dopo un corso a Milano, uno stress che ha superato il livello di guardia, una tachicardia notturna che non mi fa dormire (fra una settimana facciamo pure visita cardiologica...tanto per verificare tutto...), voglio cercare di mettere qualcosa per non lasciare il blog vuoto per tanti giorni, perchè mi dispiace non esserci e non  leggervi...
Mi sono comunque organizzata un fine settimana culinario, anche se la stanchezza non mi rende lucida neppure nello scegliere le ricette...che poi ne dovrei cercare di nuove perchè prima di Natale vorrei fare non una ma ben due cene con amici e...mica posso fare sempre le stesse cose!!!
Quindi mi dovrei mettere alla ricerca di ricette nuove, sfiziosette...ma non ho voglia neppure di fare quello!!!!!!!!!
Certo che è proprio vero che lo stess uccide!!!
Ok ,allora, bando alle ciance ed ecco una ricetta super-veloce e gustosissima , trovata sull'ultimo numero della Cucina del corriere:

Ing. per due. 2 belle fettine di lonza (dal tanto che ci sono piaciute ne avremmo volentieri fatto il bis), senape di digione un cucchiaio, pangrattato, burro,  qualche foglia di salvia.
Battete un poco le fettine per assottigliarle, pennellatele con la senape e impanatele per bene con il pangrattato; scaldate il burro con le foglie di salvia e cuocete le fette di carne per circa 4 minuti per lato, facendole ben dorare.
La carne resta tenerissima; io non le ho neppure salate, ma se preferite fatelo a fine cottura.
Buone buone.

martedì 16 novembre 2010

Insalata di seppie, rucola e pinoli

No comment...domani e dopodomani a Milano...quindi niente tempo...
Lascio il "ricordo" di me stessa :-))) con questa ricettina, non mia ma di Pippi del blog Io...così come sono...
Ingr. per 4: 500 gr seppioline, 4 filetti di acciuga sott'olio, scorza e succo di un limone 8più un altro poco di succo da emulsionare con l'olio),2 spicchi di aglio, 70 gr rucola, 30 gr pinoli tostati, prezzemolo, olio evo (io ho omesso 50 gr. di scaglie di parmigiano, presenti nella ricetta originale).
Mettete le seppioline in un contenitore con olio (due cucchiai), le acciughe, il limone (scorza e succo), l'aglio schiacciato, mescolate bene e coprite, quindi fate macerare in frigo per un'ora e più.
Ponete le seppie, ben scolate, a cuocere in una vaporiera, dove avrete steso delle foglie di insalata (io avevo messo della rucola, visto che ne avevo in abbondanza) e cuocerle sino a che diventano morbide, quindi tagliarle a striscie e condirle con la rucola, i pinoli tostati, il prezzemolo tritato ed un'emulsione di olio e limone.
Buon appetito e grazie a Pippi!



domenica 14 novembre 2010

Lonza ai funghi e...ricordi

Ci ho pensato parecchio, prima di decidermi se partecipare al contest di Basilico, malva & cerfoglio: Sapore di ricordi...poi ho deciso di sì ed eccomi a raccontare...
C'era una volta una bambina di 5/6 anni che non voleva assolutamente mangiare...le piaceva solo disegnare e sfogliare le riviste che le clienti della mamma sarta le portavano perchè sapevano che a lei piacevano tanto...
Se ne stava, quindi, sotto la grande tavola di legno, dove sopra la mamma tagliava le stoffe e cuciva, seduta nello sgabellino poggiapiedi, a guardare le foto e fantasticare....
Ma quando era ora di mangiare era un supplizio: si rifuitava di uscire dal suo nascondiglio, di assaggiare carne e verdure...mangiava solo la pasta (e questo è rimasto...).
Poichè la mamma voleva che nei suo 20 chili ci finisse anche un pò di ciccia, le preparava una piccola fettina di carne, semplice semplice, cotta nella padellina e gliela infilzava in una forchetta lasciandola libera di andarsene in giro dove voleva, purchè mangiasse la fettina di carne.
E la bambina, quando era estate, andava fuori a sbonconcellare, girovagando attorno casa, a guardare gli uccellini e gli animali da cortile...
Un giorno, con la sua fettina nella forchetta, la bimba finisce tra le galline che zampettano libere e decide di dare un pò fastidio , muovendo la forchetta a mò di spada e scacciandole per sparpagliarle in giro...
Ma non si è resa conto che lì c'è anche il gallo, tutto bello tronfio e pomposo, che, indispettito dal clamore, si inalbera tutto e parte alla carica della bimba, che, per la paura delle beccate incipienti, scappa a gambe levate lasciando forchetta e fettina in pasto alle galline!!!!
La carne poi ha iniziato a mangiarla, ma ha deciso di lasciare in pace galli e galline!
La ricetta che lascio in questo ricordo non è proprio una semplice fettina ma un delizioso arrosto di lonza farcito con una cremina di funghi...
 Ingr. per circa 4 persone: una lonza di maiale di circa 700 gr, 2 spicchi di aglio, rametto di rosmarino, 300/400 gr funghi porcini, latte, olio, sale e pepe.
Il procedimento è semplicissimo: si scalda l'olio in una casseruola dai bordi alti, che possa contenere la lonza ed il latte che vi verseremo, si mette la carne, salata e pepata, e la si fa dorare bene da tutte le parti, compresi i lati corti, in modo da sigillarla bene affinchè i suoi succhi restino all'interno.
Quando è rosolata si aggiunge l'aglio tritato (oppure intero da togliere, se non volete un sapore troppo intenso) ed il rosmarino, si fa cuocere ancora per un paio di minuti e poi si aggiunge il latte sino a coprire quasi interamente il pezzo di carne, e si lascia cuocere coperta per circa un'ora, abbondante, anche un'ora e mezza , purchè il sughetto che si sarà formato non si secchi troppo e rischi di bruciare.
Circa 20/15 minuti prima della fine della cottura si mettono i funghi porcini puliti e ridotti a pezzi e li si porta a cottura (potete inserirne anche un pò sin dall'inizio, si sfalderanno e daranno un sapore più deciso).
Al termine si toglie l'arrosto e lo si avvolge nella carta alluminio per mantenere il calore e per far sì che i liquidi si riespandano nella carne e questa resti tenera al taglio, senza spezzarsi.
Si frulla quindi il sughetto in maniera grossolana, si taglia la carne e la si accompagna con la cremina.
Una vera delizia!

sabato 13 novembre 2010

Oggi antipasto: capesante su crema di cavolfiore e pinoli tostati

Buon sabato, buon w.e., buon riposo! Sto preparando una torta/ciambellone da portare questa sera ad una cena tra amici e mi siedo davanti al pc per postare questo antipastino, fatto lo scorso sabato, delicato e sfizioso...beninteso vi deve piacere il cavolfiore!!!
Per 2 persone: 4 capesante, un piccolo cavolfiore, aceto, olio, sale, pepe, pinoli a piacere.
Fate cuocere a vapore le cimette di cavolfiore (a vapore mantengono di più il loro sapore intenso) e, quando sono belle morbide, le frullate al minipiner con un goccio di aceto di vino bianco, olio, sale e pepe (assaggiate il gusto). 
Tostate in un padellino i pinoli e tritateli grossolanamente.
Scottate le capesante da entrambi i lati e salatele.
Disponete nei piatti una base di crema di cavolfiore, ponetevi sopra le capesante e cospargete con i pinoli tritati ed un filo di buon olio evo profumato e, se vi piace, un'altro poco di pepe.
Vado a vedere la ciambella!
P.S: e che ne dite di partecipare al 1° blogcandy di Aria in Cucina? Ecco il banner ! La bella alzatina che vede nella foto è il regalo che Aria farà alla vincitrice! carinissimo il suo blog ed il suo pensiero!

mercoledì 10 novembre 2010

Mercoledì 10 novembre: Metti un finocchio a cena...invito a cena per Mr ,B.

Eccomi: sono le 23.30, ho letto dell'iniziativa, non ho nessuna ricetta con l'ingrediente incriminato, ma non posso, assolutamente non posso, non apporre un post su questa iniziativa, che potrete leggere compiutamente qui
Odio ogni forma di discriminazione.
Sono a favore dell'assoluta libertà di pensiero, parole e di azioni, sino a che queste non ledano la libertà degli altri o non nuocciano alla vita stessa.
E ciò a cui ha fatto riferimento Mr B (beh, il riferirsi a lui come Mr è sin troppo buono) non lede nessuno, non ferisce, non uccide, non infanga.
Il signore in argomento ha espresso non una frase infelice, ma un pensiero improponibile  per chiunque ma, soprattutto, per un capo di governo di una Nazione del XXI secolo.
Io non la accetto e mi vergogno di essere rappresentata agli occhi del mondo da Mr.B.
Dovevo quindi essere qui ed esporre il mio disappunto, insieme a quello di tanti blog.


Gli spiedini di pesce spada di Simone Rugiati

Eccomi qua, di ritorno da una trasferta lavorativa a Verona, stanca ma contenta: i veneti sono persone estremamente pacate e gentili, niente a che spartire con i sanguigni romagnoli che, per un nonnulla ti mandano a quel paese, usando epiteti molto crudi...
Ero solo un pò preoccupata per l'acqua, verso sera ha infatti ricominciato a piovere abbastanza copiosamente e, logicamente, con tre ombrelli in auto, e l'auto nel parcheggio, io ero senza, piena di valigette con pc portatile, pratiche cartacee ed immancabile borsetta strapiena; ho quindi approfittato di un passaggio di ombrellino con una collega che, gentilmente, mi ha accompagnato al parcheggio.
Poi, come è naturale, benchè fornita di navigatore, ho sbagliato strada, lui ha ricalcolato, io sono entrata nel panico, il cruscotto mi ha segnalato un'anomalia sconosciuta (l'auto era quella di G e non la mia, quindi non so cosa significhino i segni nel suo scruscotto) mi sono fermata, ho spento l'auto, pregando che la spia non si riaccendesse ed infatti, miracolo!, non si è riaccesa, ho ritrovato la via ed ho finalmente imboccato l'autostrada per il ritorno!
Quidi ora sono qui al calduccio, quasi pronta per anddare sotto le coperte, ma con una ricetta da lasciare, a coronamento di questa giornata!
La ricetta viene dal libro Il gusto di sedurre di Simone Rugiati, io ho omesso i pomodotini, il timo, ho cotto sulla piastra ed ho ridotto un poco le dosi delle spezie, ma sono venuti eccezionali comunque tanto che sono piaciuti molto a G, che odia il pesce spada!

Ingredienti (come da ricetta originale, per 4 persone): 800 gr filetto di pesce spada in tranci, 24 pomodorini ciliegini, 1 peperone giallo, 2 gambi di sedano, 1 mazzetto di prezzemolo, 3 spicchi di aglio, 20 mandorle sgusciate, 1 cucchiaino di timo ed uno di origano secchi per ogni spiedino, 200 ml di vino bianco secco, 10 cucchiai di olio evo, sale e pepe.
Tritate grossolanamente l'aglio, il prezzemolo (solo le foglie) e le mandorle e mettete tutto in una ciotola con l'olio, il vino, il timo, l'orignano ed il sale (io non ho abbondato con quest'ultimo, visto che già vi erano altre spezie).
Tagliate il pesce in bocconcini possibilmente di uguali dimensioni (i miei non lo erano...si vede dalle foto!), tagliate a metà i pomodorini (io non li avevo) e tagliate a pezzi pure il peperone ed il sedano, ben puliti.
Iniziate quindi a comporre gli spiedini (se li avete di legno, metteteli prima a bagno in acqua, così non bruceranno sulla piastra) alternando pesce , pomodorini, peperone e sedano, insaporire con un poco di sale e pepe e spennellateli ben bene con la marinata, lasciandoli poi riposare coperti in frigorifero per almeno un'ora (io li ho spennellati, poi, visto che la marinata era rimasta, l'ho versata sugli spiedini e li ho messi in frigo, dove li ho tenuti anche più dell'ora prevista).
Metteteli quindi sulla piastra ( o sulla griglia, sulla quale metterete un foglio di alluminio) e cuoceteli , rigirandoli da tutti i lati, per almeno 6 minuti o, comunque, sino a che vedrete la carne cotta.
Sono una libdine...Simone Rugiati non sbaglia!




lunedì 8 novembre 2010

Broccoli e cavolfiori gratinati

Lascio una ricettina veloce: io di tempo non ne ho più.....neppure per commentare....Poi oggi è lunedì e quindi...gira storta!!!!
La ricetta viene dalla Cucina del corriere di novembre, un pò modificata:
Ingredienti per 2/3 persone: 450 gr cimette cavolfiore, 300 gr cimette broccoli, 80 gr speck a cubetti, 40 gr pecorino fresco, 15 gr farina, 10 gr burro, 2 dl latte, sale.
Lessate separatamente le cimette di cavolfiore ed i broccoletti per 8 e 6 minuti rispettivamente; fate una besciamella sciogliendo il burro, aggiungendovi la farina e fatela cuocere un pò, poi aggiungete il latte a filo e cuocete mescolando, facendo sobbollire per 10 minuti, poi spegnete ed aggiungete il pecorino fresco grattugiato, mescolando per farlo fondere.
Ungete quindi una pirofila e mettetevi le verdure, salate appena appena, lo speck, di cui ne avrete tritato la metà , in modo da cospargerlo un poco ovunque, e versate sopra la salsina preparata.
Mettete in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti facendo gratinare.
Gustosissimo: io sono un'amante di cavoli e broccoli, ma così possono piacere a tutti!
Buon inizio settimana...meglio del mio!!!!



venerdì 5 novembre 2010

Torta ricotta, pere, cioccolato e mandorle

Sono qua sono qua...finito il lavoro, fatta la spesa per la settimana, in attesa di cena (stasera pizza da asporto, rigorosamente nel segno del relax!), faccio il mio giretto perlustrativo su internet e decido di mettere, veloce veloce, questa ricetta, senza troppi commenti (è un periodo che non ho voglia di dilungarmi...sarà il tempo grigio che mi è entrato già dentro e mi scava nelle ossa con la sua umidità strisciante, e che sussurra ad ogni dove: arriva l'inverno, dimenticati del sole, copriti sino alle orecchie, porta l'ombrello, rabbrividisci!!!! Orrore!!!)
Ecco la prima foto
Ingredienti: 2 pere belle sode, 2 uova, 250 gr farina, 160 gr zucchero, 160 gr ricotta, succo di un limone, 1/2 bustina di lievito, 1 bicchiere di latte, uvetta a piacere, rum (o a ltro liquore dove ammollare l'uvetta), scaglie o gocce di cioccolato a piacere, mandorle a piacere, zucchero a velo.
Da ciò che ho scritto si capisce che è una torta " a piacere"...!
Si inizia: riducete le pere a pezzetti, logicamente senza buccia e torsolo, e mettetele in una terrina irrorate con il succo di limone.
Sbattete le uova con lo zucchero per bene (diventano belle bianche; montatele bene, così si riesce a ridurre il lievito) ed aggiungete la ricotta, la farina setacciata con il lievito alternandola al latte, ottenendo un composto cremoso (non deve essere, però, troppo liquido).
Aggiungete anche le pere, l'uvetta ammollata per mezz'ora nel rum ed il cioccolato a piacere (io uso le barrette maxi di fondente che spezzetto con il coltello).
Versate quindi nella tortiera imburrata ed infarinata, e mettete sopra le mandorle ed un poco di zucchero semolato o anche di zucchero di canna; ponete in forno preriscaldato a 180° (io ho meso a 174° , secondo me le torte vengono meglio, ma si allungano un poco i tempi) per circa 40 minuti (fate la prova stecchino).
Ecco la foto dell'interno
e non poteva mancare una foto della fetta...a questa torta avevo fatto un vero book fotografico, tanto mi era piaciuta!!!
Per Sabrina (lei sa a chi mi rivolgo): fai anche questa, vedrai come finisce in fretta ed è facile come la torta di mele! Beninteso: non usare il forno ventilato!
Ed eccomi qua a partecipare al 1° blog candy di Fabiola di Olio e aceto





martedì 2 novembre 2010

Tanto va la rana al largo...che finisce in Francia, ovvero: Rana pescatrice e ratatouille

Che spettacolo essere a casa da 4 giorni!!! Al calduccio, circondata dalle cose che si amano, a spadellare tutto il giorno senza pensare a tutti gli obblighi e doveri che mi attendono domani al lavoro...
Oggi si inizia con lentezza, si fa un giro in internet, si legge il nuovo libro acquistato (Storie di brunch di Simone Rugiati...ci sono ricette carinissime...e poi io adoro Rugiati!) e si posta una delle tante ricette fatte in questi giorni..
Questa è realizzata prendendo spunto da una ricetta della Cucina del Corriere di novembre, solo che io avevo già un barattolo di ratatouille acquistato in Provenza questa estate e...ci cascava a fagiolo!!!
Non mi stancherò mai di dire che la rana pescatrice (o coda di rospo) è uno dei miei pesci preferiti, anche per la sua versatilità in molte preparazioni; qui l'ho fatta al vapore ed è a dire poco eccezionale!!!!
La ricetta è semplicissima: pulite il pesce dalla pelle, tagliate la lisca centrale e dai due filetti ricavate dei bocconcini abbastanza grandi. 
Poneteli sulla vaporiera già calda e cuoceteli per circa 10/15 minuti (saggiate la morbidezza del pesce con la forchetta).
Appena pronti non resta che mettere su piatto la ratatouile ed adagiarvi sopra il pesce, che non ho neppure salato!
Era burro allo stato puro!!! E quel sapore delle verdure...meraviglioso!
Se non avete un vasetto di ratatouille potete farla da voi seguendo questa ricetta trovata su Cookaround .
UHHHHHHMMMMMMMMMMM che fame mi è venuta!!!!!
E con questa ricetta partecipo al candy di Giulia de In cucina per caso :

Questa ricetta unisce il pesce cucinato in maniera semplice, come spesso accadeva nelle tavole natalizie dei nostri pescatori, ed una ricetta tipica francese, chiamata anche ragù di verdure, anch'essa di umili origini, ma saporitissima per l'aggiunta delle prelibate erbe di provenza.
Ricordiamoci che il Natale è per tutti e non significa necessariamente opulenza...




lunedì 1 novembre 2010

Muffin integrali e light

Questa ricetta è di Csaba, riproposta da Sorelle in  pentola e rifatta da me...perchè...perchè  ho della farina integrale da smaltire e perchè ho trovato il contest Oggi cucino io ...ma light del blog Piccolo spazio...Grandi ricette.
La ricetta contiene latte, uovo e yogurt, ma non c'è burro e, secondo me, è sufficientemente light (magari si puo' utilizzare il latte scremato e lo yogurt magro).
Passo agli ingredienti per 12 muffins: 17 gr farina, 150 gr farina integrale, 1 bustina di lievito (io ne ho messa mezza), 250 ml latte, 125 ml yogurt bianco, 155 gr zucchero di canna, 2 uova, 2 cucchiai di olio di semi, 2 vaschette di frutti di bosco (io ho usato una di more ed una di ribes rosso).

Si procede come per tutti i muffis: in una ciotola si mescolano tutti gli ingredienti secchi, in un'altra tutti i liquidi comprese le uova leggermente sbattute, poi si uniscono i due composti amalgamando bene e, per finire, si aggiungono i frutti, ben lavati ed asciugati, mescolando nuovamente il composto.
Io ho usato uno stampo per muffin in silicone, quindi non ho imburrato nulla ed ho versato direttamente l'impasto e cotto in forno preriscaldato a 175° per 20-25 minuti (fate sempre la prova stiuzzichino per controllare la cottura).   
Che dire: si sente molto il sapore dell'integrale della farina, sanno di rustico!