sabato 24 settembre 2011

Letture: Le quattro casalinghe di Tokyo

Questo libro è stata la mia ultima lettura (foto tratta dal web):
Che dire? Sconvolgente e allucinante, ma bellissimo.
La descrizione di un popolo frustrato, di vite spezzate, assurde in un mondo indifferente e malato sin nelle fondamenta.
La vita misera ed infelice di 4 donne, unite nel lavoro notturno in una fabbrica di cibo precotto, che finiscono per unirsi in una storia di omicidio, occultamento di cadavere, assasini, prostituzione, vite senza senso...sino a dividersi nuovamente ognuna verso il proprio destino.
Dopo le prime 100 pagine, forse non completamente scorrevoli, la lettura parte in velocità sino a farci toccare l'abisso della degradazione e della miseria umana, lasciandoci senza fiato fino alle ultime pagine.
Mi ha coinvolta ed affascinato , mai avrei pensato così quando l'ho acquistato, pensando di comprare un semplice triller.
Ve lo consiglio.

giovedì 22 settembre 2011

Filetti di san pietro

Ottimo secondo con il pesce San Pietro, carni tenerissime e pregiate...che purtroppo non si trova spesso in pescheria.
La ricetta è tratta dal blog La Piccola Casa: ho variato solo il tipo di pomodorini secchi ma non sott'olio, bensì da fare rinvenire in acqua, ed ho usato erba cipollina al posto del timo.
Ingredienti per 2 persone: un pesce san pietro da 900 gr (sfilettato con tanta pazienza da lui...), 8 pomodorini secchi, un cucchiaio di capperi, una cipolla rossa di tropea, 4 fili di erba cipollina, olio extrv, vino bianco secco, sale.
Sfilettate il pesce, dissalate i capperi in acqua tiepida, tagliate a julienne la cipolla ed i pomodorini, tagliate gli steli di erba cipollina a pezzetti.
In una  padella mettete un filo di olio e fate imbiondire la cipolla insieme ai capperi ed ai pomodorini per 5 minuti a fiamma moderata; in un'altra padella mettete i filetti di pesce, bagnate con un poco di vino e fate evaporare l'alcool, quindi aggiungete le verdure e metà dell'erba cipollina; regolate di sale.

Portate a termine la cottura dei filetti, impiattate e spolverate con la restante erba cipollina.
Buonissimi!

lunedì 19 settembre 2011

Plumcake integrale al limone

Questa ricetta e' del famoso Pietro Leemann, il grande chef vegetariano titolare del ristorante Gioia di Milano; nella mia foga di acquisti di libri a fine agosto, ho comprato Diario di un cuoco, scritto da Leemann e contenente sue ricette "di casa" rigorosamente vegetariane.
La prima ricetta sperimentata e' stata questa e non ha certo tradito le aspettative.

Ingredienti: 200 gr di farina 00, 100 gr farina integrale, 50 gr fiocchi di cereali, 50 gr miele millefiori (io avevo solo miele di acacia ed ho usato quello), 50 gr olio di mais, 50 gr yogurt magro al naturale, 100 gr di zucchero, 50 gr di latte di mandorle, scorza grattugiata di un limone bio, 12 gr di lievito per dolci.
In una ciotola mescolate tutto gli ingredienti secchi, in un'altra tutti quelli liquidi, poi versate lentamente i liquidi nei solidi mescolando bene con un cucchiaio di legno sino a che saranno ben amalgamati. Se troppo duri aggiungere un poco di acqua, comunque risultera' un composto denso ed appiccicoso.

Versate il composto in uno stampo da plumcake di 22 cm, unto con olio ed infarinato, e mettete in forno caldo a 180 gradi per 45 minuti.
Togliete quindi il dolce dal forno e fatelo riposare 10 minuti, poi sformatelo e fatelo raffreddare per 30 minuti in una griglia, poi potrete tagliarlo.
La superficie si colora molto, non temete, non brucia!
E' molto profumato, delizioso e leggero.

giovedì 15 settembre 2011

Gelatina di fichi, yogurt e noci

Finalmente un post con le foto!
Una "gelatina" con i fichi di stagione...l'albero quest'anno straripava di frutti...peccato che il gran caldo li faceva maturare piccini (poi tanti erano quindi più piccini) ma dolci dolci...
Ecco quindi una ricetta del momento; gli ingredienti per 4: fichi gr 600, yogurt greco gr 340, gherigli di noce sbriciolati ggr 40, gelatina gr 5, succo limone.

Sbucciate 500 gr di fichi e frullateli con il succo di mezzo limone; sciogliete la gelatina a caldo con 60 gr di acqua e mescolatela alla purea di fichi, distribuite il tutto nelle coppette e ponete in frigorifero per almeno un'ora (a dire il vero io ho messo solo 4 gr di gelatina e la purea non si è molto gelatinizzata, restando forse troppo liquida).
Lavorate lo yogurt per farlo diventare cremoso (un consiglio: io ci aggiungerei un pochino di zucchero a velo per addolcirlo un poco).
Tagliate a tocchetti i fichi rimasti senza spellarli e ben lavati, metteteli nelle coppette sopra la purea e versate sopra lo yogurt greco, aggiungete le noci sbriciolate e riponete nuovamente in frigorifero per almeno altri 30 minuti.
Ecco un primo piano

martedì 13 settembre 2011

Insalata di mare: appunti....

Eccomi con un altro post senza foto: quando cucino anche per mia madre non faccio foto...ma se le ricette vengono bene, e particolarmente bene come questa insalata realizzata domenica, non si può rischiare di dimenticarle...
L'idea nasce da un bellissimo articolo della rivista Gambero Rosso di agosto: tanti spunti sulle insalate di mare realizzate da grandi chef...che hanno dato anche a me l'idea giusta: un'insalata dal sapore squisito, l'unica pecca: tanto tempo per realizzarla...
Parto descrivendo la mia ricetta; a seguire metto anche tutti gli appunti tratti da quell'articolo così posso sempre essere facilmente reperibili.
Io avevo: un polipo fresco (raro trovarlo dalle mie parti, sono sempre congelati), una seppia grande, un totano (questo era poco, meglio 2 o 3), code di mazzancolle, scampi, capesante, 1/2 chilo di vongole veraci, valeriana, 2 piccole cipolle di tropea, limone, buon olio extrv, sale e pepe.
Ho cotto in acqua il polipo e la seppia, separatamente, e li ho poi tagliati a pezzi; ho pulito il totano e l'ho tagliato a striscoline, che ho cotto a vapore per pochissimi minuti, appena il tempo di farli diventare bianchi; ho tolto il carapece ed il filo intestinale a mazzancolle e scampi e cotti anche questi a vapore, come pure a vapore ho cotto le capesante (per queste l'idea era di scottarle in una padella antiaderente per renderle croccanti fuori: ero in ritardo ed ho approfittato del vapore già pronto).
Ho fatto aprire le vongole, dopo averle fatte spurgare in acqua salata, con abbondante olio, le ho poi tolte dalla conchiglia ed aggiunte all'altro pesce preparato; ho versato il loro liquido di cottura in un barattolo (se le vongole non sono ben pulite è meglio filtrarlo per togliere i residui di sabbia), ho aggiunto  il succo di mezzo limone (valutate dalle vostre dosi se aumentare ad un limone intero), altro olio e sale, quindi ho montato bene bene con il minipiner: si ottiene un sughetto ben amalgamato e dal sapore dlizioso che ho versato sul pesce mescolando bene.
Ho impiattato su un letto di valeriana e cipolla di tropea condite con olio e.....ci siamo leccati i baffi!
Ne è avanzato per il giorno dopo: era ancora più buono!
Ed ora ecco gli appunti delle insalate di mare realizzate da  chef di famosi ristoranti:
1) Mauro Uliassi: base di gelatina all'acqua di pomodoro con astice, calamaro e sogliola cotti a vapore, insieme a frutta (lamponi, mirtilli, fragole) e verdure, salsa di lattuga e olive taggiasche;
2) Nicola Fossaceca: mazzancolle, canocchie, calamaretti, tutti appena scottati, scampi crudi, tranci di triglia passati al microonde pochi minuti, il tutto velato con acqua di ostriche e acqua di pomodoro leggermente gelatinizzata (su 100 gr di liquido 2 gr di colla di pesce) e con una granita di cetriolo (in versione invernale succo di mandarino e finocchietto) e farro soffiato;
3) Domenico Cilenti: mitili, telline e vongole cotti in forno a vapore per 5 minuti, gamberi e scampi sgusciati e crudi, seppia saltata in padella antiaderente senza olio nè sale, moscardini bolliti per 20 minuti, partendo da acqua fredda e senza sale, il tucco condito emulsionando il sughetto di cottura dei frutti di mare con olio e limone fino alla consistenza di una maionese (ed è da qui che ho preso spunto per il mio sughetto...è più liquido di una maionese, ma il colore è simile!), il sale sparso solo alla fne e di tre tipi (Maldon e quelli delle saline di Margherita di Savoia, uno rosso e uno al peperoncino) e per finire una granita di ricci;
4) Igles Corelli: un mosaico di pesci e verdure in base a diverse logiche di cottura (crudo compreso), conditi con 3 extravergini diversi, concludendo con un effetto crash dato da alghe fritte o da una cialda di riso e zafferano;
5) Daniela Onorato: polpo, gamberi, seppie, ceci, cipolla rossa di tropea, rosmarino tritato finemente, guanciale croccante (questa deve essere squisita, la provo la prossima volta!!!);
6) Marzia Volpini: condisce i suoi pesci, cotti morbidamente a vapore, con una fresca insalata dove sono mescolate bucce di limone candite (scottate 3  volte cambiando sempre l'acqua e poi passate in uno sciroppo di zucchero) e sedano arricciato in acqua e ghiaccio (e come si fa??).
Che dite, basta per nuove idee?
Buona insalata di mare....

giovedì 8 settembre 2011

Arrosto di lonza in crosta aromatica

Anche qui non ho foto, perchè l'ho fatto nel periodo in cui mia madre era in ospedale e non facevo foto, ma la ricetta è talmente buona, da dover essere annotata per poi rifarla (e chissà che questa volta non riesca a fotografarla).
La ricetta è tratta da La Cucina italiana del mese di agosto.
Ingredienti per 8 persone: 1,5 kg lonza di maiale, 1 kg sale grosso, 130 gr olio extrv, gr 40 pane, gr 25 mandorle pelate, 3 albumi, rosmarino, 5-6 rametti timo (io l'ho sostituito con il prezzemolo), un rametto di rosmarino, prezzemolo, 10 foglie basilico, 10 fili erba cipollina, aceto bianco, sale fino.
Ripulite bene la carne dal tessuto connettivo e dal grasso, quindi scaldate 2 cucchiai di olio in una padella, rosolatevi molto bene la lonza da tutti i lati, compresi quelli corti del taglio e quando sarà pronta toglietela e fatela intiedipidire.
Tritate finemente le foglie del timo (o il prezzemolo) e gli aghi del rosmarino, stracciate con la forchetta i 3 albumi, senza montarli e mescolate il trito aromatico e gli albumi con il chilo di sale grosso: si deve ottenere un composto omogeneo e morbido.
Prendete una teglia leggermente più grande dell'arrosto, foderatela con la carta forno, stendetevi uno strato di sale rettandolare alto circa 0,5 cm, appoggiatevi la lonza e copritela tutta con il resto del sale premendo bene su tutta la superficie e saldando alla base; passate in forno caldo a 200° per 40 minuti (la ricetta dice che se avete un termometro da carne , di controllare la temperatura al cuore, che deve essere di 75°C...io ho fatto senza).
Nel frattempo si prepara la salsa di accompagno: spezzettate il pane e bagnatelo con 2-3 cucchiai di aceto; spezzettate le mandorle con il coltello.
Mettete quindi nel mixer il pane strizzato leggermente, le mandorle, il basilico, un ciuffetto di prezzemolo, l'erba cipollina, un pizzico di sale e l'olio rimasto: frullate il tutto sino ad ottenere una salsa non troppo omogenea.
Quando la lonza è pronta sfornatela ed incidente la crosta di sale lungo la linea superiore mediana con la punta affilata di un coltellino, sollevatela e staccatela dalla carne (si stacca benissimo).
Tagliate l'arrosto a fettine sottili e servitelo con la salsa: è un successo assicurato, la salsa si sposa benissimo con la carne che assolutamente non eccede in sale.
Una ricetta perfetta da servire agli ospiti.
Spero di potervi mostrare presto anche le foto.
In questo periodo ho un pò di allergia al pc....sono stanca e, per rilassarmi, ho bisogno di leggere libri ...non so quindi se la prossima settimana riuscirò a postare altro nè se verrò a leggere i vostri blog...mi sento un pò svuotata...passerà...chiedo venia....
Buon fine settimana ....

lunedì 5 settembre 2011

Polipo arrostito, feta e patate al forno.

Un modo nuovo per servire il solito polipo con patate...provate a servirlo così, è originale ed i sapori sono diversi e più particolari...
Non ho dosi, ma sono andata ad occhio; occorrono: polipo, patate, feta, olio extrv., sale e pepe.
Cuocete il polipo nel modo in cui siete solite: bollito o nella pentola a secco (vedasi mio altro post); io questa volta l'ho semplicemente bollito in acqua.
Pelate le patate e tagliatele a fette molto sottili, che stenderete senza sovrapporle in una pirofila da forno, coperta di carta forno leggermente unta di olio; aggiungete un poco di sale, pepe e un filo d'olio e cuocete in forno caldo a 200° sino a doratura.
Cotto il polipo, fatelo freddare poi tagliatelo a pezzi, conditeli con un filo di olio ed arrostiteli nella piastra caldissima, quindi salate e pepate a piacere.
Tagliate a cubetti la feta e mettetela a dorare in un padellino antiaderente senza grassi: la feta si scioglie un poco ma si crea una paninatura croccantina che, mescolando, si attacca ai pezzetti di formaggio.
A questo punto non vi resta che comporre le coppette: sul fondo ed ai lati ho messo le patatine croccanti, poi al centro il polipo e la feta.
Potete eventualmente ultimare con un filo di olio.
Buono buono buono ed originale, la fet6a si sposa benissimo con il polipo.

giovedì 1 settembre 2011

Ricetta dietetica senza foto: sovracosce di pollo alle verdure

Ho deciso che posterò anche alcune ricette senza foto per tenerle a mente, visto che questo e' il mio ricettario ed in questo periodo cucino spesso senza fotografare...
Ieri sera ho fatto queste sovracosce per farle mangiare anche a mia madre senza aggiunta di grassi e, poiché ci sono piaciute, e' il caso di tenere a mente la ricetta.
Ingredienti per 4 persone: 6 sovracosce, 3 belle patate, 2 carote, pisellini a piacere (non li ho pesati), 2 rametti di rosmarino, 2 spicchi di aglio, 2 bicchieri di acqua, sale e pepe.
Pelate le patate e tagliatele a pezzettoni(con alcuni anche più piccolini così si disfano), pulite le carote e tagliatele a rondelle, tritate il rosmarino tenendo un ramettino piccolo intero.
In una capiente padella dal bordo alto mettete le sovracosce, gli spicchi di aglio interi, le patate, le carote, i pisellini (io avevo quelli surgelati che ho messo senza scongelarli), il rosmarino tritato, l'acqua, salate e pepate ed cuocete a fuoco dolce coperto, sino a che la carne sara' tenera e le verdure cotte.
Si crea un buon sughetto, non si usa olio e l'unico grasso presente e' dato dalla pelle delle sovracosce che noi abbiamo scartato.
Da rifare.