domenica 20 dicembre 2015

Zuppa di pane nero integrale e porri con salmone affumicato: perfetta per Natale!

Ricetta da annotare assolutamente anche se non ho fatto foto.
Nel numero di dicembre de La Cucina italiana, e' ideale per una primo d'effetto o anche come entree in porzione minore...
Io non ho trovato il pane nero ed ho utilizzato pane integrale; mentre la realizzavo, benché la ricetta mi avesse interessato sin da subito, non pensavo ad un tale sapore...provatela perché non ve ne pentirete.
Annoto gli ingredienti e le porzioni come indicato nella rivista, che indica dosi per 8 persone; io ho dimezzato , e indico le mie modifiche tra parentesi, ed è' stata sufficiente per 2 persone...secondo me x 8 sono un po' poche...

Ingredienti:
1,5 la di brodo vegetale (io 800/900 ml)
400 gr filetto salmone affumicato (io 100)
250 gr pane nero integrale (io 125 gr pane integrale)
150 gr patata (io una patata che pesava circa 100 gr)
100 gr noci (io 6 noci)
100 gr grana (io non l'ho messo)
2 porri
Burro, timo, olio extravergine ,sale

Mondate i porri, togliendo le fogli esterne e le radici, quindi tagliateli a rondelle non troppo sottili; pelate la patata e tagliatela a pezzettini , quindi soffriggetela con 2 cucchiai di olio insieme a metà dei porri per un paio di minuti.
Tagliate il pane a cubetti, tenetene da parte una manciata, e aggiungete gli altri al porro e patate, continuando a rosolare tutto per 1 minuto, quindi aggiungete il brodo ( tenendone da parte un poco, circa 100 ml) e cuocete la zuppa per 30 minuti ( il pane assorbirà il brodo).
Brasate le rondelle di porro rimaste con un filo di olio per 2/3 minuti, sfumate con il brodo tenuto da parte, salate e cuocete per circa altri 2 minuti.
Tostate i cubetti di pane rimasti in una padellino con una noce di burro, rendendoli croccanti.
Prendete il filetto di salmone ( se è presente la parte centrale più scura toglietela), quindi rifilatelo e tagliatelo a cubetti regolari (io li ho fatti grandi quanto i cubetti di pane arrostiti...circa 1 cm).
Frullate la zuppa con 3/4 cucchiai  di olio e un bel pizzico di sale (assaggiate per regolare la sapidità ) quindi distribuitela nei piatti, aggiungete il pane tostato, le noci spezzettate, i cubetti di salmone e scaglie di grana, se vi piace; io ho concluso con un giro leggerissimo di olio extravergine e qualche fogliolina di timo fresco.
È' eccezionale! Da fare per il pranzo di Natale! 
Appena la rifaccio aggiungo la foto.

domenica 27 settembre 2015

Torta brioche alla panna e crema pasticcera super veloce

Ecco una torta brioche fantastica, che ho abbinato ad una crema pasticcera di sicura riuscita.
La torta l'ho copiata, paro paro, dal blog Formine e Mattarello, dove ho visto tantissimi dolci sfiziosi da provare prossimamente; la mia è un poco più abbronzata e direi un pò "sbilenca" , storta, ma dalla mia ho la scusa che non faccio mai dei lievitati, tanto meno con questa procedura di taglio fette...
La crema è una vecchia ricetta tratta da Cookaround, e non sbaglia, per cui in fondo annoto anche quella.
Ingredienti:
300 gr farina 00
250 gr farina manitoba
1/2 cubetto di lievito di birra fresco (12 gr)
100 gr zucchero
250 ml panna fresca
i semini di mezza bacca di vaniglia (io ho messo quelli della bacca intera)
2 uova medie + 1 albume
1 pizzico di sale
un pochino di latte per pennellare la superficie (io l'ho preso dai 500 ml utilizzati per la crema)
mandorle a lamelle a piacere
Fate sciogliere il lievito di birra nella panna tiepida insieme ad un cucchiaio di zucchero preso dal totale; fate riposare coperto ed al caldo per 20 minuti (io l'ho messo coperto nel forno che avevo scaldato a 50°).
Trascorso il tempo, nella planetaria del robot (io uso il Kenwood Prospero) mettere le farine, lo zucchero, i semini della vaniglia, la panna, le uova e l'albume ed impastare (con il gancio a k) fino ad ottenere un impasto liscio, aggiungendo alla fine anche il pizzico di sale.
Versare l'impasto in una spianatoia infarinata, lavorarlo bene (io ho fatto circa 5 minuti) poi formare una palla e mettere a lievitare coperto sino al raddoppio (circa un'ora).
Quindi prendere la palla e stenderla formando un rettangolo di circa cm 30x45, poi arrotolarlo su sè stesso partendo dal lato più lungo, formando così un salsicciotto da tagliare a fette di circa 1 cm, 1 cm 1/2 di spessore.
Posizionate le fette una dietro l'altra in una teglia ben imburrata (la mia di 26 cm, ma sarebbe meglio un pò più piccola); l'ultima fetta mettetela al centro. Coprite e fate di nuovo lievitare per circa un'ora e 1/2 sino al raddoppio.
Spennellate la superficie con il latte, cospargetela con le mandorle e cuocete in forno caldo a 180° per 35-40 minuti, coprendola con un foglio di carta forno dopo 10 minuti, perchè tende a scurire molto.
Adesso la crema pasticcera:
la dose intera è:
1 lt di latte intero (io 500 ml parzialmente scremato)
300 gr di zucchero (io 150)
3 uova intere (io uno medio-grande)
120 gr di farina (io 60)
1 bustina di vanillina (io ho usato un bacello di vaniglia aperto per il lungo e messo a bollire con il latte)
1 pizzico di sale
Procedimento:
Fate bollire il latte (con il bacello di vaniglia tagliato per il lungo); a parte, in una casseruola che può andare sul fuoco, amalgamate con una frusta a mano le uova con lo zucchero, poi aggiungete il pizzico di sale, la vanillina (se non avete usato il bacello) e la farina e amalgamate bene.
Quando il latte bolle versatelo (senza il bacello) nella casseruola con il composto, mettete sul fuoco e girate sempre con la frusta a mano: dopo pochissimo inizia ad addensarsi e quando incomincia a fare le bolle è pronta.
Velocissima e molto buona.
Bye bye...


giovedì 24 settembre 2015

Zuppa di porcini e finferli

E' autunno, purtroppo...
Inizia la lunga stagione della nebbia, della pioggia, del freddo...
Ed inizia la stagione del confort food. che deve ristorare il corpo e l'anima...ammesso che ce la faccia a fare tutto questo...
Ma vogliamo essere positivi ed iniziamo questa stagione con una zuppa di funghi, perché anche di questi è stagione e son buoni, ma tanto buoni...
Ricetta salvata dal forum del Gambero Rosso e modificata per ospitare due tipi di funghi, i finferli ed i porcini.
Ingredienti (circa 3 porzioni):
250 gr di porcini
250 gr di finferli (detti anche galletti)
una patata media
una carota piccola
1 spicchio di aglio
un mazzetto di prezzemolo
brodo vegetale q.b.
olio extravergine
sale e pepe

Pulite tutti i funghi spazzolandoli bene dalla terra e tagliateli a pezzi.
Tritate l'aglio, tagliate a dadini la patata e la carota.
In una casseruola fate imbiondire l'aglio con un poco di olio, quindi aggiungete la patata e la carota, dopo circa 2 minuti aggiungete i funghi e fateli insaporire, poi coprite con il brodo e cuocete per circa 30/40 minuti.
Trascorso il tempo assaggiate di sapidità e salate se occorre, poi aggiungete abbondante prezzemolo tritato, spegnete e servite con un giro di olio e una grattugiata di pepe fresco.
...e purtroppo è iniziato il periodo delle foto al chiuso....mannaggia...
Buona serata.



sabato 12 settembre 2015

Filetto di maiale e fichi...ricetta n.1

Ricetta n.1 perchè, in breve tempo, ne ho fatti due, con due ricette diverse, entrambe molto buone (forse la seconda ancora meglio di questa), per cui le posterò per tenerle a mente.
Questa è da fare in ogni stagione perchè , benchè la ricetta originale (tratta da Elle a tavola di agosto) prevedesse i fichi freschi, io l'ho fatta con quelli secchi (perchè i freschi ancora non c'erano...).
Ingredienti:
700 gr filetto di maiale
6 fichi neri (io 12 fichi secchi)
2 cucchiai di miele di acacia
2 cucchiai di aceto balsamico
2 cucchiai di aceto rosso (io ho usato aceto di mele)
diversi rametti di maggiorana fresca (4/5 rametti)
1 cucchiaino di pepe rosa (io ne ho usato un pò di più)
30 gr burro
4 cucchiai olio extravergine
sale
Scaldate olio e burro in un tegame antiaderente, quindi rosolatevi a fiamma alta il filetto di maiale (io lo avevo prima massaggiato con un pò di sale) ben bene da tutti i lati, compresi quelli piccoli.
Mescolate i due aceti ed il miele, salate (attenzione a salare se avete prima salato il filetto) e, quando il filetto sarà ben rosolato, bagnatelo con questa emulsione, abbassate la fiamma e cuocere per circa 15/20 minuti (io ho fatto 20 perchè non volevo rischiare di avere la carne troppo poco cotta, ma dipende da quanto è grande il vs filetto).
Togliete la carne dal fuoco ed avvolgetela in un foglio di alluminio e fatela riposare almeno 5 minuti; unite in padella i fichi tagliati in 4 parti e, se freschi, mescolate e togliete subito dal fuoco, io quelli secchi li ho fatti emulsionare un pò di più lasciandoli circa 5 minuti sul fuoco (volevo che si ammorbidissero).
Togliete il filetto dalla carta, tagliatelo a fette spesse e servitelo con il sughetto ai fichi, guarnendo con le foglioline di maggiorana e le bacche di pepe rosa, alcune intere ed alcune sbriciolate con le mani.
Buon appetito!



 

venerdì 4 settembre 2015

Torta alla crema di ricotta

Tante foto per una torta da provare.
Da quando ho scoperto Pinterest, sto navigando sui blog di cucina americani : alcuni sono veramente carini ed interessati e in uno di questi ho scovato questa torta con la ricotta che mi ha interessato e l'ho già provata, con molta soddisfazione, diverse volte e con alcune varianti (purtroppo non ho segnato il nome del blog da cui ho tratto la ricetta, che comunque ho variato negli ingredienti).
Ingredienti (tra parentesi quelli della ricetta originale):
300 gr farina integrale (oppure 00)
100 ml olio di semi di girasole
100 ml di latte di riso (o latte normale)
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
4 uova
150 di zucchero di canna (provata anche con lo zucchero di canna integrale, viene pure meglio)(in origine zucchero semolato)
1/2 bustina di lievito
Prima di andare in forno
Per la crema di ricotta:
400 gr ricotta
2 uova
la scorza grattugiata di un limone bio
150 di zucchero di canna chiaro (o semolato)
100 gr uvetta (io l'ho fatta anche con i mirtilli, pari peso, mentre la ricetta originale prevedeva gocce di cioccolato)
La versione con zucchero di canna integrale e mirtilli
Per prima cosa preparate la crema di ricotta: sbattete con le fruste elettriche due tuorli d'uovo insieme allo zucchero e ad un pizzico di sale; aggiungete quindi la ricotta, la scorza grattugiata del limone e continuate a sbattere sino ad ottenere una bella crema omogenea. 
Per ultimo aggiungete l'uvetta ammollata, o i mirtilli o le gocce di cioccolato, a seconda di ciò che avrete scelto, e mettete da parte.
La versione con zucchero di canna bianco e uvetta
Preparate l'impasto: montate le 4 uova nella planetaria del robot o con le fruste elettriche insieme allo zucchero sino ad ottenere un composto ben montato; quindi aggiungete l'olio e poi la farina, a cui avrete mescolato il lievito e l'estratto di vaniglia, alternandola con il latte, sino ad ottenere un impasto bello liscio (se usate lo zucchero di canna integrale mettete 3/4 di bustina di lievito).
Imburrate una teglia da ciambella (la mia è di 26 cm; come vedete dalla foto io l'ho ricoperta bene, dopo averla imburrata, con la carta da forno bagnata e strizzata, per poter sfornare più facilmente la torta) e versatevi l'impasto, quindi versate sulla superficie, ad eguali distanze, la crema di ricotta utilizzando un cucchiaio (come vedete nella seconda foto).
Infornate a 170° per circa 40 minuti (fate la prova stecchino nell'impasto dove non c'è la ricotta), sfornate, fate raffreddare poi toglietela dalla tortiera e cospargete di zucchero a velo.
E' veramente buona, meglio ancora con lo zucchero di canna integrale ed i mirtilli!


domenica 23 agosto 2015

Gaberoni gratinati ai pistacchi

Ultima domenica prima del rientro al lavoro...................................:-((((((((((((((((((((
Non voglio neppure pensare cosa troverò...nè ho voglia di pensarci.
La testa è piena di idee ma nessuna riguarda il lavoro...
Ed allora pensiamo al blog e mettiamo una ricetta, vah, che è meglio...
Presa da Accademia Barilla (che prevedeva gamberetti, ma ho preferito adattarla a dei bei gamberoni)  molto buona, ideale come antipasto o secondo (dipende da quanti ne fate!)
Forse sul blog vi è già una ricetta simile, non ricordo...

Gamberoni gratinati ai pistacchi:
20 gamberoni
80 gr di pistacchi (già sgusciati ma non salati)
60 gr di pane grattugiato
olio eztravergine
sale e pepe
Semplicissima e velocissima: tritate i pistacchi e mescolateli con il pangrattato, olio (la ricetta diceva 15 gr, io ho fatto ad occhio), sale e pepe.
Pulite i gamberoni togliendo testa, carapace e filo intestinale, quindi passateli nel composto di pane e pistacchi, premendo bene affinche l'impanatura resti appiccicata al gambero.
Mettete i gamberoni in una pirofila leggermente unta con olio, versare sopra l'impanatura rimasta, irrorate con un poco di olio e mettete in forno caldo a 190-200° per circa 6 minuti.
Beh, uno tira l'altro!
Buon appetito e buona domenica.


venerdì 14 agosto 2015

Rigatoni gratinati al forno

Beh, in ferie si sta proprio bene, anche se si sta a casa e si lavora mettendo a posto ciò che non si riesce a fare durante le settimane lavorative.
Lascio questa ricetta gustosa, tratta da Sale e Pepe di agosto, a cui ho fatto qualche variante.
Rigatoni gratinati al forno
Ingredienti per 4 persone:
3 pomodori cuore di bue
300 gr di rigatoni
250 gr di mozzarella (io di bufala)
50 gr parmigiano grattugiato
1 cipollotto (io una cipolla di tropea)
2 spicchi di aglio
origano secco q.b.
un  trito di pistacchi e pangrattato (mia aggiunta)
foglie di basilico (un mazzetto)
olio extravergine, sale
prima di andare in forno
Tagliate a fette i pomodori e tritate il cipollotto (nel mio caso la cipolla di tropea); tagliate a fette la mozzarella.
Fate rosolare il trito di cipolla e i 2 spicchi di aglio in camicia in 4 cucchiai di olio, quindi aggiungete i pomodori, temendo da parte le fette necessarie per coprire, una volta sistemata la pasta condita in teglia, la superficie. Salate e fate cuocere a fuoco vivace per circa 10 minuti, poi spegnete e togliete l'aglio.
sempre prima di andare in forno
Cuocete la pasta in acqua bollente salata e scolatela al dente, quindi conditela con il sugo dei pomodori, mescolando bene.
Ungete con un pò di olio una teglia da forno, stendete uno strato di pasta, aggiungete abbondanti foglie di basilico, date una spolverata di parmigiano ed origano e aggiungete le fette di mozzarella; ripetete la sequenza degli ingredienti sino a terminare con le fette di pomodoro tenute da parte.
dopo cottura
Io ho fatto un solo strato di pasta e degli altri ingredienti (avevo ridotto le dosi per due persone), poi, sopra le fette di pomodoro in superficie ho aggiunto un altra spolverata di origano ed il trito di pistacchi e pangrattato.
Ho quindi dato un giro di olio ed informato a 220° per 20 minuti, quindi , come diceva la ricetta, ho acceso il grill e fatto gratinare per 5/7 minuti.
Eccoli sul piatto.
Anche questa è una ricetta semplice e gustosa , che si presta per cene estive con gli amici.
A presto!



martedì 4 agosto 2015

Peperoni ripieni di quinoa

Innamorata della quinoa, che praticamente mi preparo ogni settimana da portare con me in ufficio nella c.d. "schiscetta", e sempre in cerca di ricette per farla e rifarla, ne ho viste alcune che la utilizzavano come ripieno per i peperoni...che erano nel frigorifero a "non so cosa fare e se non mi usi marcisco"...
Quindi colta al volo e modificata con quanto forniva la mia dispensa.
Ingredienti:
2 peperoni rossi di medie dimensioni
8 peperoni baby colori vari (mi avevano chiamato dallo scaffale come una sirena...portaci a casa...poi ci penserai a come usarci)
75 gr di quinoa
120 gr di erbette, già cotte e strizzate
50 gr di speck (anche questo vicino all'agonia...)
50 gr di emmethal (e cosa ci faceva nel mio frigorifero è un mistero...)
olio extravergine
1 spicchio di aglio
sale e pepe
Per prima cosa cuocete la quinoa come riportato nella confezione (in genere con un quantitativo di acqua leggermente salata pari al doppio del suo volume), sarà pronta in circa 15 minuti (ecco perchè me la preparo alla sera dopo cena per il pranzo in ufficio del giorno dopo...è super veloce).
Prendete le erbette e ripassatele in padella con un filo di olio in cui avrete fatto imbiondire uno spicchio di aglio, facendole asciugare per bene, poi spegnete, gettate l'aglio e tritatele (a dir il vero le mie si sono spappolate formando una specie di crema).
Tritate nel mixer lo speck ed il formaggio, quindi uniteli, insieme alle erbette, alla quinoa mescolando bene ed amalgamando gli ingredienti.
Tagliate la calotta dei peperoni (io ho tenuto solo quelle dei due peperoni grandi , per guarnire), privateli dei semi e dei filamenti interni e riempiteli con la quinoa.
Metteteli in una teglia da forno cosparsa di un filo di olio, aggiungete un dito di acqua ed infornate a 180° per circa 20 minuti.
Sono buoni e nutrienti, un validissimo sostituto della carne.


mercoledì 29 luglio 2015

La mia lasagna di Kamut ai frutti di mare, scampi e pesto di prezzemolo

Sabato scorso, caldo, ma una voglia irrefrenabile di lasagne (complici delle sfoglie di Kamut senza uovo in frigorifero), però estive, di pesce, di frutti di mare...e quindi  subito a far la spesa in pescheria ...e questo è stato il risultato...
Ingredienti per circa 4/6 persone:
6 sfoglie di lasagne fresche di farina di Kamut senza utilizzo di uova
1 kg di vongole lupino (da fare spurgare in acqua e sale per mezza giornata)
1.5 kg di cozze arborea (da pulire spazzolandole e togliendo il bisso)
800 gr di scampi (erano pochi, aumentate)
1 costa di sedano
1 cipolla
1 carota
60 gr farina 00
50 gr burro
30/40 gr di prezzemolo
2 cucchiai di pinoli
2 cucchiai din mandorle a lamelle (residui della dispensa...)
2 spicchi e 1/2 di aglio
sale, pepe nero in grani, olio extravergine
(La foto sopra raffigura uno strato intermedio delle lasagne prima di andare in forno)
Per prima cosa preparate il fumetto di scampi che servirà per la besciamella: pulite gli scampi eliminando la testa ed il carapece, quindi mettete in una casseruola una cipolla piccola tagliata in due parti, un gambo di sedano (solo la parte bianca), una carota piccola, le teste degli scampi, un ciuffo di prezzemolo (gambi compresi), qualche grano di pepe nero, un pizzico di sale grosso e coprite di acqua.
Mettete sul fuoco, portate ad ebollizione e fate sobbollire per circa 40 minuti; trascorso il tempo spegnete e filtrate il brodo avendo cura di schiacciare bene bene le teste degli scampi per fare uscire tutti i loro umori.
Tenete da parte.
Tagliate gli scampi a pezzetti e cuoceteli con un filo di olio,ed un pizzico di sale per pochissimi minuti (3/4 circa).
Fate aprire vongole e cozze, separatamente ,con un poco di olio ed uno spicchio di aglio; appena aperte spegnete, togliete tutti i gusci e tenete da parte i molluschi; unite il succo delle cozze al brodo di scampi e tenete da parte quello delle vongole.
Mettete insieme  in una terrina i frutti di mare e gli scampi.
Preparate la besciamella nel solito modo, cioè sciogliendo il burro ed aggiungendo la farina, mescolandola bene per non fare grumi e facendola tostare per qualche minuto, quindi aggiungete tutto il brodo di pesce, e mescolate con un cucchiaio di legno sino a che si otterrà una besciamella morbida; assaggiate per regolare di sapidità (probabilmente non occorre salare perchè il brodo è già bello saporito).
Preparate il pesto di prezzemolo: mettete in un mixer le foglie del prezzemolo, i pinoli, le mandorle, 1/2 spicchio di aglio (lo potete omettere se volete) un poco di olio e 5/6 cucchiai del liquido delle vongole; frullate ed eventualmente aggiungete altro liquido se vi sembra troppo denso.
Scottate in acqua bollente, a cui avrete aggiungo un cucchiaio di olio, le sfoglie di pasta, ognuna per un minuto, poi scolatele, passatele in acqua fredda e poi stendetele su un canovaccio pulito.
A questo punto si possono comporre le lasagne: in una teglia da forno stendere un velo di besciamella, mettete una sfoglia di pasta, quindi una parte dei frutti di mare, la besciamella ed il pesto di prezzemolo, formando allo stesso modo tutti gli strati sino all'ultimo,che deve essere fatto con l'ultima sfoglia, besciamella e pesto.
Infornare a 180° per 35/40 minuti, sino a che si sarà formata la crosticina e le lasagne bolliranno, quindi spegnete e , se ce la fate, fatele riposare almeno per un quarto d'ora prima di tagliarle: la fetta resta più in forma.
Noi non ci siamo riusciti....ad aspettare...
Sono una delizia.....provare per credere.




venerdì 17 luglio 2015

Filetti di sgombro al limone e timo

Ogni tanto, ma proprio solo ogni, ogni tanto, arriva del pesce pescato fresco fresco dal nostro mare, precisamente dal porto di Marina di Ravenna, pescato con amo e lenza e con tanta pazienza.
Arriva solo ogni tanto perchè o lui non sa proprio pescare (inizio a sospettarlo) o veramente da noi i pesci sono finiti...e questa non è una bella cosa...
Ma quando arrivano due pesciolini come questi sgombri, pesce povero ma saporito, non c'è niente di meglio che cucinarli con semplicità e con qualche profumo che non li copra troppo.

Filetti di sgombro al limone e timo

Ingredienti per due persone:
2 sgombri da sfilettare e ricavare 4 filetti
la buccia di un limone bio grattugiata non fine
il succo di mezzo limone
7/8 rametti di timo
4 foglie di basilico
vino bianco
sale di maldon
pepe macinato fresco
olio extravergine
2 spicchi di aglio
una manciata di mandorle a lamelle

Fate scaldare un poco di olio con l'aglio, quindi aggiungete i filetti di sgombro dal ato della pelle, fate rosolare
per un paio di minuti quindi sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco, che farete evaporare a fiamma alta.
Quando l'alcol è evaporato, salate e pepate, aggiungete il succo di mezzo limone, alcuni rametti di timo, 3/4 della buccia di limone e le foglie di basilico; fate andare un poco, bagnate i filetti con il loro sughetto quindi mettete il coperchio e portate a cottura in pochi minuti (dal filetto di pesce deve sparire il colore rosa sopra, visto che non lo giriamo mai dal lato senza pelle).
Tostate le mandorle a lamelle in un padellino senza aggiunta di nessun grasso.
Impiattate i filetti, copriteli con il loro sughetto, aggiungete timo fresco, qualche pizzico di sale di maldon, pepe fresco e le mandorle tostate.
Un piatto semplice, fresco, ricco di omega 3 naturali e di gusto.
Buon fine settimana!

domenica 12 luglio 2015

Busiate di Timilia con olive nere infornate e rucola

Se conoscete questa pasta, sicuramente ve ne sarete innamorate; è una pasta integrale di carattere, forza, sapore, le è sufficiente anche solo un filo di olio per essere ottima.
E' realizzata con grano duro di Timilia , un grano dalla spiga lunga e sottile, che era particolarmente diffuso in passato in Sicilia, dove veniva chiamato Tumminia.
Questo ciò che ho trovato in merito alla farina realizzata con questo grano "La farina di Timilia, dopo la molitura, presenta un colore grigiastro, diverso dalle farine commerciali a cui solitamente siamo abituati; i prodotti alimentari che derivano dall'’impiego di questa farina sono pani integrali o pani scuri chiamati icosi proprio per il caratteristico colore scuro dell'’impasto e della mollica.
Il pane tipico prodotto con questa particolare farina è chiamato “Pane nero di Castelvetrano”, originario di un piccolo paese omonimo della provincia trapanese. Il pane di farina Timilia è molto profumato, con un buon apporto nutrizionale e grazie all’'impiego delle paste acide (lievito naturale) ha una lunga durata, si conserva per alcuni giorni morbido e profumato. Grazie alle innovazioni alimentari introdotte dalle ditte produttrici, questa farina viene impiegata anche per la produzione di pasta artigianale fresca e secca. Un prodotto dal sapore intenso e deciso che si sposa bene con i sughi ricchi di storia e di cultura della cucina siciliana".
Ingredienti per 2 persone:
167 gr pasta busiate di Timilia bio
la scorza grattugiata di un limone bio
60 gr di olive nere al forno
60 gr di rucola
2 alici sott'olio
2 spicchi di aglio
olio extravergine

Scaldate in una larga padella 2 cucchiai di olio con l'aglio pulito e fatevi sciogliere le due alici.
Tritate a pezzetti le olive e tagliuzzate grossolanamente la rucola.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata per 2 minuti meno del tempo indicato nella confezione, quindi scolatela tenendo da parte un poco di acqua di cottura, e mettetela nella padella con l'olio, aggiungete le olive e quasi tutto il limone (tenete un poco da parte per la finitura del piatto), quindi mantecatela per qualche minuto aggiungendo l'acqia di cottura e facendola assorbire.
Quando la pasta è ben mantecata, spegnete, aggiungete la rucola e mescolate bene.
Servite nei piatti spolverandola con la buccia di limone tenuta da parte.
Una vera squisitezza, e tutto il merito è del tipo di pasta, veramente eccezionale.
E con questo piatto inauguro le mie prime foto in formato raw!
Buona settimana!

giovedì 9 luglio 2015

Treccia alla pancetta affumicata e bufala

Questa volta un salato, velocissimo e semplice, per chi ha poco tempo, ma si riesce anche a fare bella figura...
Treccia alla pancetta affumicata e bufala
Ingredienti:
un rotolo di pasta sfoglia
80 gr di pancetta affumicata a dadini
8/10 pomodorini
125 gr mozzarella di bufala
origano secco
semi di sesamo nero
un pò di latte per spennellare
Tagliare la mozzarella a dadini , strizzarla bene e metterla a scolare in uno scolapasta per un'oretta.
Tagliare i pomodorini in 4 parti e spurgarli del loro succo.
Stendere la sfoglia, dividerla idealmente in tre parti, di cui quella centrale un pò più larga delle altre, e tracciare con la punta di un coltello, senza tagliare, due linee parallele cemtrali, dove adagiare poi il ripieno, poi tagliare a striscioline diagonali di circa un dito di larghezza le parti laterali alle due rette (sono le strisce che verranno intrecciate).
 Stendere al centro prima la pancetta, poi i pomodorini, quindi i dadini di mozzarella, spolverare di origano secco a piacere, poi chiudere a treccia girando sopra il ripieno una striscia di dx poi una di sx sino alla fine e sigillare le estremità con la pasta in eccesso dei due lati piccoli.
Spennellare la superficie con un pò di latte e cospargere con i semi di sesamo.
Passare in forno a 200° sino a cottura della sfoglia (20/25 minuti).

domenica 5 luglio 2015

Noodles di riso nero, zucchine e scampi

I noodles di riso...perchè no?
Sono leggeri, veloci e si prestano ad essere conditi con tanti tipi di sughi.
Noodles di riso nero, zucchine, scampi e sesamo

Ingredienti per 2/3 porzioni:
200 gr di noodles (io avevo quelli di riso nero, ma potete usare anche quelli semplici di riso)
10 scampi
2 zucchine
1 scalogno
uno spicchio di aglio
semi di sesamo
vino bianco
olio extravergine
sale e pepe
Pulite gli scampi privandoli del carapece e del filo interno nero.
Tagliate le zucchine per il lungo, poi a metà e togliete la parte bianca con i semi, quindi affettatele finemente.
Tritate lo scalogno e private l'aglio della pellicina esterna.
In una padella scaldate l'olio co l'aglio, quindi aggiungete lo scalogno e fatelo imbiondire; aggiungete le zucchine, fatele cuocere per qualche minuto quindi sfumate con un poco di vino bianco, a fiamma alta.
Quando l'alcol sarà evaporato, salate, pepate e portate a cottura, aggiungendo alla fine gli scampi, che devono cuocere un minutino, mescolate bene, poi spegnete.
Cuocete i noodles in acqua bollente salata per il tempo indicato nella confezione, quindi scolateli e passateli sotto l'acqua fredda; versateli nella padella co il sugo di zucchine, mescolate bene per amalgamare e finite cospargendo con i semi di sesamo.


mercoledì 1 luglio 2015

Chiffon cake ai lamponi

Una variante della chiffon cake , che ho visto spopolare nei blog e di cui mi sono innamorata...

Morbidissima, delicata, altissima, è proprio buona da mangiare ma anche bella da vedere...ed è proprio per la sua morbidezza che è stata rinominata "fluffosa"...
Questa è una versione con un uovo in meno, e altre piccole varianti, rispetto alla versione classica; ho provato a farla con i lamponi per variare da tutte le ricette che ho visto in giro sul web, ma l'ho provata anche all'arancia ed è strepitosa.
Per ottenere l'altezza , a mio avviso è necessario lo stampo da chiffon cake, quello dotato di piedini per poter capovolgere a testa in giù la torta, all'uscita dal forno e far sì che la sua sofficità resti inalterata; infatti l'avevo provata anche con lo stampo normale ma la prima volta l'ho messa a testa in giù , appoggiandola sul collo di una bottiglia, ed è finita per scivolare fuori dallo stampo (che avevo imburrato ed infarinato) e la seconda volta l'ho lasciata normalmente a raffreddare ma si è un pò abbassata.
Naturalmente lo stampo da chiffon cake non va nè imburrato nè infarinato; una volta raffreddata si passerà una spatola in silicone attorno ai lati per farla staccare e, tolto lo stampo laterale, si ripassa la spatola sul fondo.
Ingredienti per uno stampo da chiffon cake di 25 cm:
6 uova
220 gr farina 00
250 gr zucchero di canna chiaro
120 gr olio di semi (io di girasole)
170 gr di succo di lamponi
150 gr di lamponi freschi
2 cucchiai di limoncello
la buccia grattugiata di un limone bio
1 bustina di lievito
4 gr di cremor tartaro
per la glassa:
125 gr di zucchero a velo
acqua q.b.
Il procedimento è semplicissimo: separare i tuorli dagli albumi e montare bene questi ultimi con il cremor tartaro.
Intanto che gli albumi montano (se avete una planetaria, se no dovete fare in due tempi :-) , mescolare insieme in una ciotola la farina, lo zucchero ed il lievito; fare un buco al centro e versarvi i tuorli, l'olio, il succo di lamponi, il limoncello, la scorza del limone e mescolare tutto con una spatola sino ad amalgamare tutti gli ingredienti ed ottenere un composto liscio.
Aggiungere 120 gr di lamponi tagliati a pezzetti, quindi unire delicatamente gli albumi montati mescolando dal basso verso l'alto.
Versare il composto nello stampo (non imburrato nè infarinato) e mettere in forno caldo a 160° per 20 minuti, quindi alzare la temperatura a 180° e cuocere per altri 30 minuti.
Sfornare, capovolgere a testa in giù ed attendere il completo raffreddamento prima di toglierla dallo stampo, nel modo in cui ho indicato sopra.
Guarnire con la glassa all'acqua , ottenuta portando ad ebollizione un poco di acqua ed aggiungendola, un cucchiaio alla volta nello zucchero a velo setacciato, facendo attenzione a non aggiungere troppa acqua. 
Sopra la grassa aggiungere i lamponi rimasti.
Irresistibile...non smetterete di farla e rifarla e rifarla...in tutte le sue varianti.
 




domenica 21 giugno 2015

Frittata "brunch" al parmigiano reggiano, pomodorini e timo fiorito per #PRChef2015

Oggi tempo splendido per...stare a casa! Dopo i temporali dei giorni scorsi, il sole splende, il cielo è blu e l'aria ti accarezza con una fresca e dolce brezza...
Mi rilasso in giardino e mi godo questa domenica (tra poco va in forno il  coniglio per una cottura a bassa temperatura...ma questo lo vedremo poi), trovando anche il tempo per inserire la seconda ricetta che ho dedicato al #PRChef2015, ovvero al contest lanciato dal Parmigiano Reggiano per l'anno 2015, dedicato alla semplicità ed all'eccellenza che vi si accompagna.
La scelta degli ingredienti base è limitata a 4 e non è sempre facile, ma si può fare...considerata la qualità del parmigiano che , naturalmente, deve essere il RE del piatto.
Ho quindi cercato di creare qualcosa di estremamente semplice, che fosse colorato, considerata la stagione, e che si prestasse sia per un aperitivo che per il brunch, visto che sempre più spesso la domenica si tende a rilassarsi e a fondere la colazione con il pranzo.
Ecco quindi la frittata "brunch", versione monoporzione,che vede come protagonista il parmigiano reggiano 24 mesi sia all'interno della frittata che come cialda contenitrice, che serve per afferrare la frittatina e mangiarla anche in piedi.
Qui la tradizione si sposa con la modernità: semplicità è quindi abbinare tradizione e innovazione lasciando inalterati i sapori nella loro purezza e identità.

Frittata "brunch" al parmigiano reggiano 24 mesi, pomodorini e timo fiorito
Ingredienti per 2 persone:
2 uova
2 pomodorini
80 gr parmigiano reggiano stagionato 24 mesi
alcuni rametti di timo in fiore
sale e pepe q.b.

 Tagliate i pomodorini a rondelle; grattugiate il parmigiano con la grattugia a fori intermedi (non quelli piccoli, ma quelli che vi consentono di ottenere delle sottili lamelle di formaggio); lavate le foglioline di timo facendo attenzione ai fiori ed asciugatele con molta delicatezza.
Preparate due fogli di carta forno su cui mettere, in ognuno, 30 gr di parmigiano, stendetelo in modo circolare con il dorso di un cucchiaio , abbastanza sottile (non dovendosi fare i cestini ma solo le sfoglie si può stendere di più) ed infornate a 180° per circa 10/15 minuti (quando il bordo delle sfoglie incomincia a colorire sono pronte). Sfornatele e fatele raffreddare.
Rompete le uova in due stampini da muffin, salatele e pepatele, aggiungete il parmigiano rimasto (suddiviso per ogni uovo) le foglioline di timo e qualche fiorellino, quindi sbattetele con una forchettina, aggiungette le rondelline dei pomodorini, altro timo ed infornate a 180° sino a cottura (anche qui circa 15 minuti). 
Mettete nel piatto le cialdine di parmigiano, cospargetele di foglioline di timo, adagiate una frittatina su ogni cialdina, e qualche fiorellino fresco.
Come dicevo le cialdine si prendono in mano, si ripiegano sulla frittatina a mò di panino e si mangiano!
Buona domenica!

sabato 20 giugno 2015

Filetti di gallinella in crema di parmigiano e aceto balsamico per #PRChef2015

Sono stata invitata a partecipare al contest del Parmigiano Reggiano indetto per il 2015 all'insegna dell'eccellenza nella semplicità.
Chi mi conosce sa che non partecipo da tantissimo tempo a contest, gare e co.
Questa volta, invece, ho deciso di sì.
Perchè? Perchè il parmigiano è uno degli emblemi della mia terra, l'Emilia Romagna, perchè quest'anno, con l'Expò, il nostro paese intero gira intorno al cibo e per il cibo, perchè il parmigiano mi ricorda l'infanzia, quando era un bene prezioso e si usava sino all'ultima briciola, sino alla scorza, che si aggiungeva al brodo per dare sapore.
Ma soprattutto perchè ho ricordato il terremoto che ha sconvolto l'Emilia Romagna qualche anno fa, che ha coinvolto anche le aziende produttrici del parmigiano, le cui forme sono state travolte dai crolli degli stabilimenti e che qualcuno è riuscito a fare rivivere trasformando quei pezzi di formaggio martoriati, non più destinati alla vendita, in un recupero a fini benefici, i cui proventi sono andati proprio ad aiutare chi era stato così profondamente colpito.
E nel pensare ad una ricetta, ho voluto unire i due cuori dell'Emilia Romagna, la pianura ed il mare ed è nato questo piatto, assolutamente semplice, ma talmente ricco di gusto che non si fa dimenticare...così come la ns terra.
E se devo dire, come mi richiede il contest, cos'è per me la semplicità in cucina, questa non è altro che il "sapore di casa"..

Filetti di gallinella in crema di parmigiano reggiano stagionato 36 mesi e aceto balsamico.
Ingredienti per due persone:
4 filetti di gallinella
100 gr di parmigiano reggiano 36 mesi
200 gr di panna fresca
aceto balsamico di Modena
olio extravergine q.b.
sale e pepe q.b
erba cipollina q.b.
Tritate qualche filo di erba cipollina.
Grattugiate il parmigiano e mettetelo in una tegamino insieme alla panna; fate sciogliere il formaggio, mescolando e portando a bollore, fate addensare per qualche minuto poi spegnete.
In una padella antiaderente scaldate un poco di olio extravergine quindi adagiatevi i filetti di gallinella dalla parte della pelle, fate cuocere a fuoco vivo per qualche minuti, aggiustate di sale e pepe, poi rigirateli e fatele cuocere ancora per alcuni minuti (il tempo di cottura varia a seconda dello spessore del filetto: ma attenzione a non cuocerli troppo, devono restare morbidi e succosi).
Impiattate i filetti di gallinella, aggiungete l'erba cipollina tritata, la crema di parmigiano e completate con qualche goccia di aceto balsamico.
Qualcuno può pensare che l'abbinamento pesce e formaggio sia troppo azzardato: provate per credere...